REDAZIONE SECUSIONLINE
15/04/2019
Notre Dame in fiamme, e con essa brucia l’anima più profonda della Francia e dell’Europa intera. Notre Dame, infatti, non è un luogo sacro solo ai cattolici. Sotto le sue volte, in mezzo a quell’immensa foresta di colonne e gargoille, sono passati più di ottocento anni di storia.

Un immenso dolore che unisce i parigini, i francesi, gli europei. Un dolore che tocca anche le nazioni di oltreoceano, che, alla vista delle prime immagini diffuse sui social, si sono mobilitate per manifestare solidarietà alla Francia, che nel giro di un’ora ha visto crollarsi sotto i propri occhi la guglia di ferro che – oramai – sormontava la volta della cattedrale.
Nel cuore della capitale francese, regna un silenzio surreale. Un silenzio interrotto dal crepitio delle fiamme, dalle sirene dei mezzi dei Vigili del Fuoco. E dalle preghiere. In tanti si sono inginocchiati davanti alla propria cattedrale, divorata dal fumo e dalle fiamme, a pregare, strappando qualche lacrima anche a chi non è credente.
In tarda serata, l’annuncio del presidente Macron: “Notre Dame è salva, grazie ai pompieri abbiamo evitato il peggio. La ricostruiremo tutti insieme”.
Sconosciute le cause del rogo. Gli estremisti musulmani esultano, in Francia e in tutta Europa si discute su un presunto ritardo nelle operazioni di spegnimento, come il mancato uso dei canadair.