ANNA BRUNO
10/03/2019
Dolorosa è la tua assenza,
Velenosa la tua presenza.
Presa dall’essere venerata
Come una sposa torno a casa,
Non è un caso, mi sembra d’esser stata in chiesa.
Mi hai fatto una promessa
Ma adesso l’ho persa.
Mi dicevi “Sei una principessa”
Ed io diventavo rossa.
Mi sentivo cadere in una fossa,
poi sentivo la tua presa
ed ecco la mia resa
Che cosa meravigliosa
Essere la tua rosa!
Dovevo mettere paura
Permettendo che io possa
Di te esser la musa.
Ahi, avessi potuto dirti scusa
Adesso mi fanno male le ossa.
Che cosa spaventosa
Essere rinchiusa
Urlando scusa,
scusando per le urla
E rinchiudendo la promessa.
Indossavo una divisa
Per non sembrare triste
Ma il tuo mal mi pressa
Pensando alla tua risata perversa.
Così mi lasciai appesa
Ad una corda spessa.
Mi avevano detto:
L’amor è cosa schifosa,
Cosa penosa,
Cosa noiosa.
Ti prende l’anima
E te la lascia esplosa.
Ma io non credetti.
Perché di saper amare
Sono orgogliosa
E l’amai fino all’orlo
Dove vidi una luce luminosa.
Si fece spazio veloce nel mio patto
Ed una pozzanghera di sangue si formò nel letto.
Ecco,
come una sposa torno a casa,
Non è un caso, mi sembra d’esser stata in chiesa.
Non piangere papà
La tua bambina è ancora qua.
Mamma, fatti forza
Lo sai che la tua piccola è tosta.
Ecco!
Sono appena tornata a casa!
Ecco…
Sono appena stata uccisa
Per non aver mai detto scusa
A quell’amore che ne fu la causa.
Marzo 2018
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